Bruna Aprea
Poesia è fare e aiutare a fare. Deve essere una compartecipazione. Ieri alla Casa della Poesia hanno parlato di Montale e la morte, ho donato la mia striscia con quattro poesie sulla morte ai relatori Kemeny, Majorino e Principe.
Guardi il giardino che nessuno gode
ogni giorno più bello malinconica?
Cogli una rosa e un'altra, non pensare,
la morte viene e va, tu non ci credere.
La vita è un uragano per chi ignora
la prigionia del vecchio morte e caos.
Non credere alla morte ma saperla
e ricordare gli anni nel cammino
per la scelta dei limiti al volere
del soffrire decidere donare.
Avere tanti anni è un’avventura
che bisogna accettare coi garbugli
che impone riannodando fili e sorti.
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