Bisogna confortare le parole
Angelo Riccobene
absit iniuria verbis
non vi sia offesa nelle parole
Bisogna confortare le parole
nel viaggio che continua senza sbocchi
che siano comprensibili ai diversi.
Il diritto di credere pensando
rifiuta la violenza del cambiare.
La gentilezza di un’idea mai vista
si confonde negli occhi e si smarrisce.
Spazio tempo pazienza per variare
il punto proprio della vista idea
dentro gli occhi degli altri brutti e belli.
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